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foto massimo volta

Ciclo Beethoven a Milano, sesto concerto


Sesta tappa, appena varcata la metà del ciclo e ultima prima dell’estate, del percorso poetico e personale, tracciato da Luciani e Motterle per laVerdi, entro le Sonate per pianoforte e violino di Beethoven.


Superata la metà di un lungo viaggio non si è vicini alla meta ma si comincia ad aver fiducia di arrivare, e ad alzare lo sguardo dai propri passi.

Avevamo stabilito alcune tappe necessarie, per logica, per affinità, per derivazione dichiarata anche quando non evidente; le abbiamo fatte, ora possiamo concederci anche altro.

Ravel avrebbe poco diritto di cittadinanza in un ciclo dedicato a Beethoven. Altra epoca, altra cultura, nessuna linea di continuità tra l’uno e l’altro, anzi, semmai, un po’ di puntiglio da parte del primo nel marcare le differenze. Ma quando si viaggia può capitare di superare un passo e accorgersi che nella nuova valle la luce è inspiegabilmente cambiata, che l’ombra ha un’altra densità, che tutto sembra più lieve o più serio senza che ci sia apparentemente nulla di così diverso.

L’indagine feroce che Beethoven compie entro l’uomo, per quanto profonda, ha dei confini. La luce che irradia la musica di Ravel, affatto diversa, semplicemente dice altre cose, in tutt’altro modo e con non minore profondità. Non l’avremmo capito se finalmente non le avessimo messe una accanto all’altra.



Al ciclo per laVerdi si lega un progetto di formazione presso l’Università Bicocca, che include un ciclo di conferenze in cui, strumento alla mano, Luciani e Motterle leggono le Sonate una a una e affrontano i grandi temi dell’interpretazione beethoveniana oggi.

Le conferenze sono aperte a tutti, presso l’Università degli studi di Milano Bicocca. La prossima avrà per tema la natura dell’espressione beethoveniana, la sua forza e la sua fragilità, e la settima, eroica Sonata per pianoforte e violino.



conferenza:


Università degli Studi di Milano Bicocca

Edificio U6, aula 7, piano terra

Piazza dell’Ateneo Nuovo, 1

mercoledì 25 maggio 2016 - ore 18


Forza dell’espressione beethoveniana e sua fragilità.

La Sonata in do minore op.30 n.2



concerto:


M.A.C. Piazza Tito Lucrezio Caro 1 - Milano

domenica 29 maggio 2016 - ore 11.30


Beethoven, l’invenzione della musica 6


Ludwig van Beethoven: Sonata in do minore op.30 n.2 (1802)

Maurice Ravel:

    Adagio, dal Concerto in sol (1929-31) versione di Gustave Samazeuilh

    Sonata n.2 in sol maggiore (1927)



Fulvio Luciani, violino

Massimiliano Motterle, pianoforte


http://www.laverdi.org/italian/dettaglio_evento_categoria.php?eventoID=1265




i prossimi appuntamenti, dopo l’estate:



conferenza:


21 settembre 2016

Verso la Francia. Varcato il confine cambia la luce.

La Sonata in la maggiore op.12 n.2 e 6 Allemande (WoO n.42) (1795-96)



concerto:


25 settembre 2016

Beethoven, l’invenzione della musica 7

Ludwig van Beethoven: 6 Allemande (WoO n.42) (1795-96)

    Sonata in la maggiore op.12 n.2 (1798)

Chopin - Castelnuovo-Tedesco: Preludes, dai Preludi op.28 di Fryderyk Chopin (1944) prima esecuzione mondiale

Dmitrij Dmitrievič Šostakovič: 10 Preludi op.34 (versione per violino e pianoforte di Dmitrij Michajlovič Cyganov)